Contenuti hard o pubblicità calda?

Sai riconoscere i contenuti di un sito dalla pubblicità a pagamento?

Sai riconoscere i contenuti di un sito dalla pubblicità a pagamento?
Secondo noi questa è la prima cosa da capire, una visione della situazione da avere ben chiara in mente, valida per qualsiasi tipo di navigazione in Internet, ma elevata a potenza se si parla di contenuti porno.

15608114428_181c94af8e_o Ben prima di pensare di difenderci dalle molteplici “trappole” nascoste, più o meno invisibili, che possimo incontrare nagigando tra i siti di sesso gratuito, è necessario evitare quelle che devono essere ben visibili: quelle inquadrabili come pubblicità. È fondamentale essere consci che è molto difficile trovare opere di beneficenza nei siti hard, ovvero, come descritto nel precedente articolo, creare e mantenere un sito con contenuti porno ha dei costi spesso elevati, nella migliore delle ipotesi (ad esempio in siti amatoriali con immagini “reperite” gratis in Rete) si ha solo un impegno di tempo e di lavoro, molto.
Il webmaster, o l’editore, cercherà quindi di trarre profitto, come è lecito che sia, dal proprio lavoro e dal proprio investimento. Nei siti porno (e non solo) troveremo quindi la pubblicità, unica fonte di possibile guadagno per grand parte dei siti gratuiti.
Frequentemente pero’ si tende a cercare di strappare qualche click in più ai visitatori, inserendo la pubblicità in modo che venga scambiata come contenuto del sito, camuffandone aspetto e posizione all’interno della pagina ospitante.

Purtroppo non vi sono regole assolute per capire quale sia la pubblicità e quali i contenuti effettivi di un sito, ma con un minimo di attenzione e capendo alcuni concetti, possiamo diminuire la percentuale di rischio che abbiamo di scambiare una pubblicità per un contenuto del sito.

Una parentesi per me è d’obbligo farla, altrimenti sputerei nel piatto dove mangio 😉
Con questa premessa non intendo dire che dovete assolutamente evitare di cliccare sulla pubblicità, ma solo di essere più consapevoli quando state cliccando su un link pubblicitario. Ovvero, deve essere una vostra scelta, e non una forzatura.

Come dicevo non esistono regole certe, ma solo una autodifesa che nasce dall’esperienza, quindi io adesso cerchero’ solo di tramettervi alcune delle mie esperienze.

– La vera regola
Solo una puo’ esser considerata come una regola assoluta, secondo me fondamentale veramente… parafrasando un testo di una canzone dei CCCP, che poi è anche un giusto detto: “le insegne luminose attirano gli allocchi”, ovvero, attenzione, chiunque vuole fregarvi un click cercherà di attirare la vostra attenzione sull’elemento in questione mettendolo ad esempio in posizione di primo piano rispetto ai contenuti gratuiti, oppure enfatizzandolo con cornici colorate, con dimensioni più grandi, con frecce lampeggianti, con vistose icone, con frasi d’effetto, con parole chiave ecc. ecc.. I contenuti effettivamente gratuiti, ovvero cio’ da cui non guadagna niente, ma che è l’oggetto della vostra visita, saranno messi in secondo piano, proprio perchè non ha interesse che voi li vediate, o almeno non ha interesse che voi centriate subito il target, consumiate cio’ che c’é da consumare e poi scappate via su un altro sito, senza pagare il conto.
Vi sembra assurdo? Vi assicuro che non lo è!

Quindi quando entrate in una pagina di un sito a voi sconosciuto, prima di fare un qualsiasi altro click, riflettete su questo aspetto, vedrete che piano piano imparerete ad evitare cio’ che vi viene presentato sul piatto d’argento, e riuscirete ad indirizzarvi verso il materiale utile e soprattutto gratis, che stavate cercando, senza cadere nel primo “clicca qui” che vi viene proposto.

– Il Banner
Cosa è un banner… la traduzione letteraria è “striscione pubblicitario”, quindi uno spazio dedicato alla pubblicità. E qui niente di strano, se i banner vengono posizionati in punti chiaramente dedicati alla pubblicità e fuori dal contesto del contenuto di essa. Inoltre è frequente trovare banner ingannevoli, ad esempio con le scritte “Avanti – Indietro”, “Immagine seguente”, “Archivio”, “Entra” ecc. oppure con finte miniature di fotografie facendo pensare che cliccando su di esse si possa ingrandire l’immagine, o tecniche simili.
I banner classici hanno dimensioni prestabilite, non imposte ma universalmente accettate. Buona cosa sarebbe quindi conoscere tali forme e dimensioni tanto per capire come sono fatti al volo.

– I link esterni
Potrebbe bastare ad evitare qualche click inutile, capire la destinazione del link prima ancora di cliccarlo. E’ difatti buona norma prima di cliccare su un link, tenere sempre d’occhio la barra di stato del browser (la barra in basso, sopra alla barra delle applicazioni in windows ad esempio), in questo modo, avendo ben chiaro quale sia l’indirizzo del sito che stiamo navigando, possiamo capire che un link forse ci porterà ad un sito esterno perchè l’indirizzo che si presenta nella suddetta barra quando si posa il cursore del mouse sopra ad un link senza cliccarvici, ha un diverso indirizzo rispetto a quello del sito attuale.
Questo pero’ puo’ anche non significare niente, perchè ci sono siti che variano indirizzo a seconda delle sezioni, o solo perchè le pagine sono su un indirizzo diverso rispetto a quello presentato nella barra degli indirizzi o per altri motivi. Ma una volta inquadrato come si presenta il sito che stiamo navigando, magari questa accortezza ci servirà ad evitare i link esterni pubblicitari mischiati ai link di navigazione del sito.
Ci sono poi casi che questa accortezza potrebbe servire in modo inverso, nelle TGP ad esempio (in un prossimo articolo spiegheremo nel dettaglio cosa sono), che fanno dei link esterni il loro servizio gratuito all’utente. In questo caso potrebbe insoppettirvi un link che porta allo stesso indirizzo del sito, proprio perchè invece vi aspettate un link esterno. Stessa cosa per le Web Directory.

Con alcuni dei prossimi articoli cercheremo di analizzare altri accorgimenti da seguire e trabocchetti nei quali non cadere, ed eventualmente come uscirne fuori.